Nella mitologia, Icaro, pieno di se e ricco di presunzione, volò così vicino al sole che per lui fu fatale.
Il 13 agosto, il Napoli, fresco anzi freschissimo campione d’Italia dopo 33 anni sta commettendo lo stesso identico errore che commise il povero ma sprovveduto Icaro, non rispettare i propri limiti può non solo essere controproducente ma fatale per il futuro.
Non rinforzare i propri punti deboli
Estate 2022. Vanno via Insigne, Mertens, Koulibaly, Ospina e Fabian Ruiz.
Vengono sostituiti da Kvara, Raspdori, Kim, Sirigu (successivamente gollini) e numericamente Fabian viene sostituto da Ndombelè.
La società fa delle scelte, decide di scommettere su proprie idee e non sui grandi nomi ed a fine anno la frase più pronunciata dai tifosi azzurri è: “alla fine hanno avuto ragione”.
Queste parole son state pronunciate talmente tante volte che l’eco è arrivato in alto in società, facendo alzare, per così dire, la cresta ed arrivando alla conclusione che scommettere forse è meglio che programmare. Errore madornale. Iniziare una stagione senza un direttore sportivo, tenendo in ostaggio chi vuole andare in altri lidi, è stato il primo grande errore di questa stagione.
Inizia la vera grande lotta della dirigenza: la stampa. Nessun giornalista, direttore o redattore ha notizie sul Napoli e del Napoli. Arrivano nel giro di 3 giorni Natan e Cajuste, giovani ma interessanti. Fossero arrivati a Luglio, staremmo parlando di grande mercato ma arrivare a 6 giorni dall’inizio del campionato con giocatori a scadenza, mancato rinnovi ed essere un cantiere aperto non rinforzando i vari settori importanti, non fa iniziare la stagione nel migliore dei modi.
La famiglia De Laurentiis negli anni ha dimostrato di essere ottimi capitani di una nave burrascosa come la tifoseria del Napoli. Forse quest’estate, con il mare che pare una tavola, si sono trovati un po’ impreparati ad una gestione calma e oculata.
Stiamo per partire per un viaggio in cui molti di noi non sono in grado di comprendere fino in fondo. Ai nastri di partenza ci ritroviamo ad essere inseguiti dalle altre squadre e non viceversa. Vedremo se entro la fine di questo pazzo mercato il Napoli riuscirà a implementare i vari tasselli che mancano per diventare grandi.
Il rischio di bruciarsi e cadere rovinosamente c’è, vedremo se le scelte di quest’anno ci confermeranno come il grande club che De Laurentiis aspira ad essere. Il bivio è sempre più vicino, ora è il momento di scegliere.
Certi paragoni hanno stufato