Quando cala il sole, chi ha paura del buio accende la luce. Chi, invece, non fa altro che attendere la notte o esce per divertirsi o mette la testa sul cuscino, per sognare.
E sarà un caso, sarà destino, sarà voluto, ma è indubbio che c’è un legame strettissimo tra la notte e il mercato del #Napoli.
Il sogno non è una mera illusione, è parola nobile: lo insegna Calderón de la Barca quando ci dice che il sogno è metafora della vita stessa, per il suo carattere effimero. Ma ci sono notti, come alle 22.37 del 4 maggio 2023, in cui i sogni, tanto sognati, diventano realtà.
Parlavo di Calderón de la Barca e non è un caso… perché anche oggi, come spesso negli ultimi anni, i nostri sogni parlano spagnolo, uno spagnolo dalle tinte galiziane, di Vigo. Pare, infatti, avvicinarsi l’arrivo del tanto sognato Gabri #Veiga, che. pare ancora una volta, sostituirà #Zielinski, promesso sposo della terra saudita.
Ma nella notte, si sa, non c’è mai spazio per un sogno solo: ecco che spunta l’ipotesi #Samardzic, che nella realtà dovrebbe andare a Milano, sponda Inter, ma nella dimensione onirica della notte si concede al richiamo della sirena Partenope, sperando che abbia lasciato nella casa friulana i tappi di Ulisse.
Samardzic nello spazio del sogno è addirittura un piano B, perché verrebbe tenuto in ghiaccio, nell’attesa di sferrare l’attacco decisivo alla sfuggente dea Atalanta, restia a cedere il suo fiore più bello, il suo tulipano, #Koopmeiners.
Cari amici e care amiche tifosi e tifose del Napoli, sapete qual è il bello? Che se, a mio modesto parere, insieme a Zielinski, uscirà uno tra Demme e Gaetano, tutto quello che ho già scritto sarà un sogno sì, ma fatto ad occhi aperti, sbarrati, spalancati.
Ci aggiungiamo il sogno (anch’esso realistico perché reale) di un #Osimhen fresco di rinnovo a cifre che pochi anni fa sembravano totalmente fuori portata e che attualmente lo sono per qualsiasi altro club italiano?
Io per questo motivo amo la notte d’estate.
Perché sono un tifoso, cioè un inguarito sognatore.