Non scorderò mai quella serata estiva di ormai 18 anni fa.
C’era la partita di addio al calcio di Ferrara ma tutta Napoli, compreso me quasi undicenne, riempì lo stadio unicamente per rivedere il suo amato Re Argentino, Maradona calpestare nuovamente quel prato verde su cui dipinse magie senza precedenti e portò Napoli sul tetto del mondo.
Perché sì, ricordiamolo, che Diego Armando Maradona va oltre il semplice pallone.
Maradona è stata l’unica persona, senza avere i natali in terra partenopea, capace di togliere gli schiaffi da faccia a questa cittĂ martoriata dall’odio e dal razzismo tutto italiano. Si è identificato come Capopopolo di tutti i soprusi e le ingiustizie della vita, in Sud America come a Napoli. Ha lottato contro i potenti e i massoni, ed è sempre uscito vincitore.
Ed ecco perché il mito e la leggenda di Maradona vengono (e verranno) tramandati generazione in generazione. Quasi come se fosse una religione, anche chi non ha mai avuto la fortuna di vederlo giocare, grazie ai racconti si innamora delle gesta di questo supereroe argentino.
Ed ecco come sono cresciuto io. Nato alla metĂ degli anni 90, troppo tardi per vivere l’epoca Maradoniana ma non troppo tardi per crescere sotto il suo mito.
Ed ecco perché non scorderò mai quel 9 giugno 2005, quando finalmente ho avuto la possibilità di vedere con i miei occhi quella persona che ha segnato la mia infanzia, solamente grazie ai ricordi di mio padre e alle videocassette delle sue giocate.
E non scorderò mai di come mio padre mi prese in braccio unicamente per riuscire a farmelo vedere anche solo per 1 secondo, urlando “lo vedi? Lo vedi?eccolo!”
Fu la sensazione piĂą bella della mia vita. Ero riuscito a vedere in faccia DIEGO ARMANDO MARADONA!
Te quiero Diego, para toda la vida !!
Andrea Melisi, nato a Napoli nel 1994.
Ex studente universitario, lavoro come artigiano nel laboratorio nautico di famiglia. Da sempre appassionato di calcio a 360 gradi, nel tempo libero adoro guardare ogni sorta di partita. Mi piace scrivere e parlare di ogni aspetto di questo magnifico sport e dei tantissimi giovani talenti che lo praticano.