Dato che siamo nella “settimana derby” contro i nostri cuginetti del Cilento, ho deciso di dedicare il secondo articolo della rubrica “Amarcord” a quello che probabilmente è stato uno dei più “emblematici” protagonisti dei derby giocati sull’A3, i quali a cavallo dei due millenni erano dei veri scontri promozione. Siamo nel gennaio 2002 in radio i tormentoni erano “Can’t Get You out of My Head” di Kelly Minouge, “You’re so sexy” di French Affair e “Sunshine” di Dance Nation. Nel frattempo il Napoli è in mezzo alle “tarantelle”, Corbelli è stato appena arrestato per il “crac” delle sue case d’asta lasciando praticamente da solo Salvatore Naldi che da pochi mesi aveva acquisito le quote di Ferlaino, in questo casino si cerca di racimolare qualche milione per permettere l’iscrizione al prossimo campionato, e il povero Pavarese è così costretto ad accettare un’operazione che sapeva tanto di strozzinaggio, ovvero 5 milioni di euro per Marek Jankuloski lasciandolo a Napoli per 6 mesi, le comproprietà di Montezine e Pavon (di cui presto parleremo) e appunto il prestito di Lopez. Il giocatore vantava una discreta esperienza in Argentina e in Spagna (seconda divisione) e dopo un breve periodo di rodaggio De Canio decide di dargli un’occasione dal primo minuto all’Arechi di Salerno. Il risultato chi ha una certa età lo ricorderà bene, appoggi sbagliati, saltato sistematicamente da Bellotto una modesta ala di provincia che in quell’occasione sembrava Garincha e udite udite 3 rimesse laterali sbagliate. A fine primo tempo l’argentino verrà sostituito da Raffaele Ametrano e dopo quella partita da film horror non vedrà più il campo nè a Napoli nè tantomeno in altre squadre, ritornato alla base rescinderà il contratto che lo legava ai friuliani terminando a soli 26 anni la sua carriera.
Bimbo di Claudio Bellucci, né aureliota e né delafobico ma pensatore libero ed equilibrato #forzanapolisempre #teambucks #parenziano