ITALIANO – SANTIAGO GIMENEZ
Italiano è un allenatore che in fase offensiva predilige molto il gioco sulle corsie laterali e schiera la sua squadra quasi sempre con un uomo dietro la punta e, appunto, due esterni offensivi a supporto che vengono spesso a giocare dentro al campo, accentrandosi, lasciando così spazio sulle catene laterali ai terzini che, dando ampiezza alla manovra, si allargano per cercare i passaggi vincenti verso gli uomini presenti in area di rigore. Per il suo sistema di gioco è fondamentale che la prima punta sia un classico ariete d’area che, oltre ad avere una presenza fissa negli ultimi 16 metri, sia anche predisposto ad un alto ritmo di gioco e di saper dialogare col resto degli uomini in zona trequarti, favorendo gli inserimenti offensivi di quest’ultimi o degli altri uomini a centrocampo. Ecco perché un attaccante come Santiago Gimenez (classe 2001 del Feyenoord) sarebbe il suo profilo ideale. Il centravanti messicano, infatti, è un classico ariete d’area di rigore letale sotto porta, capace però di fungere anche da attaccante di movimento in grado di collegare il gioco come rifinitore e di essere attivo in fase di costruzione. Dotato tecnicamente, abile negli scambi ed eccezionale nel crearsi lo spazio per il tiro, è una punta dall’elevata intelligenza tattica, buona visione di gioco ed ottima qualità di passaggio necessaria per risultare sempre incisivo all’interno della manovra e a lavorare per la squadra. Ma, come detto in precedenza, oltre ad essere determinante e preciso quando cerca di creare/avviare le giocate o favorire gli inserimenti dei compagni, le sue maggiori qualità le troviamo in area di rigore. Ha un innato senso del goal ed è capace di segnare in tutti i modi (destro, sinistro o con colpi di testa). È abile a sfruttare a proprio vantaggio le buone doti fisiche a disposizione per risultare vincente nei duelli contro gli avversari, riuscendo quasi sempre a smarcarsi, ed è micidiale nell’attacco sul primo palo o sul lato “cieco” del proprio marcatore.
GASPERINI – JONATHAN DAVID
Nel sistema di gioco del Gasp, fatto di tanti uomini presenti nella zona di rifinitura, il suo attaccante deve restare abbastanza alto centralmente per essere pronto per una verticalizzazione immediata, saper farsi dare palla per puntare o venire incontro per chiudere triangolazioni. Questo movimento consente sempre di portare via un avversario, favorendo l’inserimento dell’esterno o, in particolare, dei centrocampisti che possono usufruire di questo spazio creato dalla punta per andare ad attaccare l’area di rigore. Ecco perché un attaccante come Jonathan David (Classe 2000 del Lille) è perfetto per le sue trame offensive. Il canadese è una punta atipica, poiché incarna tutte le caratteristiche della seconda punta, ma è micidiale nell’attacco alla profondità e ha un notevole bagaglio di goal nel proprio repertorio (quasi 120 in sei anni di carriera con i club), in virtù del fatto che negli ultimi anni si è specializzato maggiormente nell’agire come unico riferimento offensivo in modo da sfruttare il proprio innato senso del goal. È un attaccante dinamico, tecnico e veloce, dotato di un’ottima progressione palla al piede e di una buona abilità nel dribbling 1vs1. Il suo stile di gioco prevede continui scatti al limite del fuorigioco, che riescono quasi sempre a bruciare i difensori avversari, una grande mole di scambi con i compagni, risultando determinante come connettore di gioco nella fase di impostazione della manovra offensiva, ed il fungere da “ricevitore” attirando il difensore centrale fuori posizione, consentendo l’inserimento dei compagni negli spazi lasciati liberi. Infine, riesce ad essere determinante anche in area di rigore, grazie alla sua abilità nel doppio movimento che gli consente di staccarsi dal proprio marcatore in attesa del passaggio vincente.
Andrea Melisi, nato a Napoli nel 1994.
Ex studente universitario, lavoro come artigiano nel laboratorio nautico di famiglia. Da sempre appassionato di calcio a 360 gradi, nel tempo libero adoro guardare ogni sorta di partita. Mi piace scrivere e parlare di ogni aspetto di questo magnifico sport e dei tantissimi giovani talenti che lo praticano.