Se è vero come è vero che le squadre non si formano a gennaio ma a giugno, é innegabile che a volte determinati bivi di mercato possono condizionare drasticamente le sorti di una stagione. Siamo nel gennaio 2001, la TV italiana propone in prima visione un remake di Gianburrasca con Gerry Scotti e Katia Ricciarelli, mentre sul fronte musicale il festival di Sanremo che sarà condotto da Raffaella Carrà sarà caratterizzato da un emozionante duello rusticano tra la giovane Elisa con “Ascoltami” e la più esperta Giorgia che alla fine la spunterà con “Di sole e d’azzurro”.
A proposito di azzurro, il neopromosso Napoli dopo un inizio disastroso, con l’arrivo di Mondonico pare aver trovato un minimo di quadratura con un ottima striscia di risultati positivi e, nonostante la fama di “difensivista” del tecnico lombardo anche un buon gioco. Quello che pare mancare alla compagine partenopea é però una punta. Dopo l’infortunio a Lecce di Stellone infatti il Napoli era rimasto in attacco con Amoruso, Sesa, Bellucci e i giovani Floro Flores e Di Vicino, la società capitanata dal duo Ferlaino-Corbelli dopo aver sondato il mercato focalizzerà la sua scelta su due nomi: l’argentino Martin Palermo e il “carioca” Edmundo.
A testimonianza della confusione che regnava in quegli anni all’ombra del Vesuvio, i due calciatori seppur entrambi con un ottimo curriculum alle spalle erano però totalmente diversi. Martin, il preferito di Ferlaino; era un centravanti di razza che aveva segnato oltre 100 goal in patria tra Estudiantes e Boca Junior, O’ Animal invece, la scelta di Corbelli; era una seconda punta tecnicamente fortissima dal carattere però molto “sudamericano” che solo 2 anni prima aveva lasciato una Fiorentina in lotta per lo scudetto per partecipare al carnevale di Rio.
In città il dibattito tra tifosi ed opinione pubblica su chi dovesse essere il compagno di reparto di Nick Amoruso é apertissimo, alcuni ritengono che il figlio della bombonera che sarebbe venuto a Napoli con la simbolica benedizione di Diego potesse essere il centravanti ideale capace di segnare quei 9-10 goal decisivi per la salvezza, altri invece avallano la “mozione Corbelli” ritenendo che Nick fosse una punta d’area di rigore e che avesse bisogno di un giocatore che gli girasse attorno.
Intanto piú passano i giorni e piú la situazione pare incerta, con continui sorpassi e contro sorpassi tra i due, e proprio quando in città sta girando la voce che per Palermo fosse fatta e si trovasse in costiera amalfitana, arriva l’arrivo ufficiale: “Edmundo è un nuovo calciatore del Napoli”. Il calciatore verrà presentato allo stadio S.Paolo con gli spalti strapieni e assisterà la squadra in tribuna nella vittoriosa trasferta di Roma con la Lazio proprio quando il Napoli si ritroverà per la prima volta in stagione fuori dalla zona retrocessione e qualcuno inizia a parlare anche di “Intertoto”.
Alla fine purtroppo le cose andranno diversamente, il Napoli retrocederà, e mentre Palermo che poi passerà al Villareal segnerà caterve di goal, Edmundo pur siglando 4 reti non riuscirà mai a trovare la giusta condizione per aiutare la squadra ad evitare il ritorno in serie B dopo un sola stagione.
Ultima annotazione: Nicola Amoruso dopo l’esperienza napoletana continuerà una dignitosissima carriera in serie A giocando sempre affianco di ottimi centravanti come Zampagna a Messina e Rolando Bianchi a Reggio Calabria, a testimonianza che probabilmente anche in quel caso l’ingegner Ferlaino ci aveva visto giusto…
Bimbo di Claudio Bellucci, né aureliota e né delafobico ma pensatore libero ed equilibrato #forzanapolisempre #teambucks #parenziano