Gasp riporta all’Italia un successo che mancava da 25 anni, quando molti di noi erano bambini o non erano nemmeno nati.
Lo ha fatto contro una delle squadre più forti, l’imbattibile Bayer Leverkusen, che tale è rimasto fino a quando non ha incontrato Lookman sulla sua strada.
Questo trionfo è il risultato di un progetto tecnico che, anno dopo anno, ha visto una società crescere e investire costantemente. L’Atalanta ha investito nello stadio, nel centro sportivo, nel vivaio e nella nuova squadra Under 23.
Insomma, investimenti che rappresentano il miglior guadagno futuro per una squadra di calcio.
Sembra l’ABC di questo sport, ma fidatevi: non è così.
L’Atalanta ha fatto la storia senza fare polemiche sui procuratori o sulle dimensioni dei campionati.
Lo ha fatto giocando a calcio nella maniera migliore possibile, divertendo e segnando, permettendo a una squadra provinciale di ottenere più successi europei di molte delle grandi del nostro calcio.
È un risultato raggiunto con un allenatore che è stato tra i primi a farci comprendere che si può vincere anche con la difesa a 3, perché nel calcio non esiste solo un modulo, anche nel campo europeo.
Gasperini, bravo quanto antipatico, sembra essere il favorito per la corsa alla panchina del Napoli, l’uomo adatto per tanti motivi.
È garanzia di Rivoluzione, perché con una difesa a 3 tanti saranno molteplici i cambiamenti in rosa, cosa urgente e necessaria. Un uomo che ha dimostrato di dire la sua in Europa, meglio di qualche altro nome accostato alla nostra panchina.
Sì, l’Europa, ambiente amaro di risultati per il Napoli.
Chissà se il Napoli ci tornerà, magari per una serie di fortunose combinazioni già quest’anno.
Il Napoli infatti non può permettersi di snobbare nessuna competizione europea, soprattutto se sei una società che non vince in Europa da 35 anni, ed hai vinto solo un trofeo in un secolo di storia.
E chissà se Gian Piero Gasperini lascerà la moglie e i figli per abbracciare questa nuova opportunità.
Non conosciamo in realtà ancora la vera identità di questa bellissima donna di cui ha parlato ieri, la stiamo ipotizzando, sebbene noi stessi abbiamo seri dubbi sulla nostra bellezza societaria, al di là di quella della città e del tifo partenopeo.
Certo, non è facile lasciare una società moderna e con la certezza di poter lottare per vincere altri due trofei il prossimo anno (Supercoppa Italiana ed Europea), oltre a disputare la nuova Champions League.
Ma si sa, l’amore è cieco, come si dice spesso.
Magari la SSC Napoli è bella e non ce ne siamo resi conto, o magari la bellezza si trova in quei particolari che l’anno scorso abbiamo mostrato a tutto il Paese.
In ogni caso aggiungo un altro detto per Gasperini: magari ci casca.