La storia del calcio Napoli é piena di meteore, di calciatori che al debutto con la maglia azzurra riescono ad avere un impatto eccezionale anche al di sopra delle più rosee aspettative, per poi sciogliersi peró come neve al sole.
Questo é un pó quello che accadde ad Abdelilah Saber, terzino destro classe 1974.
Il pendolino marocchino cresce nel Wydad Casablanca e grazie alle sue ottime prestazioni inzia ad attirare l’interesse di tantissimi club europei. Ad aggiudicarsi le prestazioni di Saber sará lo Sporting Lisbona che decide di dargli la prima chance nel calcio che conta portandolo nella capitale ” lusitana”. In Portogallo il ragazzo non delude le aspettative e riesce a conquistarsi anche una doppia convocazione in nazionale, prima per il mondiale francese del 1998 e poi per la Coppa Africa del 2000. Proprio in quell’anno per il ragazzo arriva il momento di cambiare aria, entrando in una maxi trattativa con il neopromosso Napoli che porterà all’ombra del Vesuvio anche i compagni di squadra Josè Vidigal, centrocampista con il vizio del goal, e il roccioso marcatore argentino Facundo Quiroga.
Dopo essersi messo in mostra nelle prime apparizioni estive con prestazioni soddisfacenti per Saber arriva la prova del 9. Quell’anno la serie A inizió molto tardi, il 30 settembre, e il calendario aveva riservato al Napoli un debutto non esattamente semplice, ovvero contro l’acerrima rivale Juventus.
Contro i bianconeri i ragazzi di Zeman partono subito a mille riuscendo a trovare il vantaggio con goal di Roberto Stellone su assist proprio di Saber, il ragazzo infatti appare fin da subito ben inserito negli schemi del tecnico boemo, con sovrapposizioni, scambi corti, cross e anche qualche buona conclusione verso la porta di Van der Sar.
Al termine del primo tempo i tifosi appaiono entusiasti delle prestazioni del nordafricano e qualcuno inzia a fare subito i primi azzardati paragoni con il “pendolino” Cafú. Il match, però, terminerà 1-2 con la Juve che riuscirà prima a pareggiare con Kovacevic e poi ribaltarla definitivamente nel finale (e quando mai) col solito Del Piero.
L’avventura di Saber invece, non andrà esattamente secondo le aspettative di quella prima frazione do gioco. Si infortunerà nella trasferta di Milano contro l’Inter in maniera quasi comica, ovvero dopo aver tentato di saltare Clarence Sedorf con un colpo di tacco e tornerà in campo per la gara prenatalzia contro il Parma di Malesani senza tuttavia trovare mai realmente la condizione.
La sua avventura nei 3 anni passati nel capoluogo canpano sará infatti un susseguirsi di infortuni e scialbe prestazioni, passerà al Torino nel 2003 dove chiuderà la sua carriera al termine della stagione.
Bimbo di Claudio Bellucci, né aureliota e né delafobico ma pensatore libero ed equilibrato #forzanapolisempre #teambucks #parenziano