Come avevo detto contro la Croazia, questa Italia farà fatica e non andrà lontano se non cambierà qualcosa.
Detto fatto.
Siamo stati vergognosi.
Non abbiamo incarnato manco per un secondo lo spirito che da sempre ci contraddistingue: dare battaglia a tutti anche quando siamo sfavoriti, che poi è stato il punto cardine del 2021.
Oggi i 60 milioni di allenatori italiani diranno che il materiale umano era scarso. No. Nella squadra che è uscita contro la Svizzera in campo, c’erano tre finalisti di Champions League 2023, il titolare in porta del PSG, un finalista di Europa League 2024 e poi tanti giovani molto promettenti a cui se si da spazio, si vedono i frutti (su tutti Calafiori), come d’altro canto ha fatto la Svizzera con Aebisher e Ndoye. I quali dopo la stagione da protagonisti a Bologna, hanno cavalcato l’onda in Nazionale triturando gli azzurri. Perché? Perché gli si è data fiducia. Giocando. Provando.
Discorsi triti e ritriti.
Intanto c’è un Mondiale tra due anni e non c’è altra soluzione se non quella di andare ad USA-Canada-Messico 2026. Mancare per 12 anni ad un Mondiale sarebbe gravissimo.
Si può parlare delle scelte di Spalletti fino al 2025, non cambierà nulla.
Ha sbagliato TUTTO.
L’approccio testardo, in campo e fuori.
Il lato tattico, non adattandosi al materiale che aveva, come ha fatto ad esempio nel Napoli 2021/22 o nell’Inter.
Ha sbagliato il lato tecnico, con convocazioni “politiche” (Fagioli su tutti) e di conseguenza anche in campo, togliendo spazio a gente come Folorunsho, Buongiorno, Zaccagni, Orsolini o Politano che avrebbero almeno corso più di un El Shaarawy.
Spalletti ha sbagliato persino la preparazione atletica. Massacrante come se dovesse preparare un campionato di 9 mesi quando l’Europeo ne durava uno.
In conclusione, questo Europeo era di passaggio e lo si notava da tante cose.
Neanche un anno fa è stato scelto come CT della Nazionale, non ha avuto il tempo direte. Bene.
Perché Nagelsmann che è arrivato come Commissario Tecnico della Germania nel settembre 2023, dimostra di essere già più avanti e più rodata come squadra?
Forse il materiale a disposizione è diverso ed è tutto più facile se hai Rudiger, Kroos, Musiala e via dicendo.
Ora ci tocca rimboccarci le maniche.
Infatti nelle prossime partite di Nations League, che non saranno utili a niente se non per dare rodaggio al nuovo ciclo post fallimento ad #EURO24, io andrei così.
Almeno per ora in attesa di exploit nella prossima stagione.
Cristante, Di Lorenzo, Meret, Gatti, Jorginho, ElSha: tutti out.
Ci vogliono quelli che hanno fatto meglio in campionato, in attesa che qualcuno di quelli meno conosciuti ma con grande talento esplodano (Casadei, Pafundi, Leoni, Lovato ecc ecc ecc).
E soprattutto in attesa dei ritorni di Scalvini, Tonali e magari le prime volte dei fratelli Esposito, Lucca, Camarda, Colombo e i tanti altri che non mi vengono in mente.
È l’ennesima ricostruzione nel giro di 6 anni. Una nazionale che dopo il disastro con la Svezia si è ritrovata a ricostruire su quel che di buono aveva senza pensare che il tempo sarebbe passato anche per i vari Bonucci, Chiellini, Insigne e compagnia bella.
Siamo italiani. Ci siamo rialzati tante volte. Lo faremo ancora.
Ma ho la sensazione che questa volta sarà tutto più difficile, non per mancanza di giocatori ma per mancanza di voglia.