Diego Demme, voglio ricordarti così, come quella fredda serata del gennaio 2020 quando dopo la vittoria in Coppa Italia con l’Inter Sky mostra le prime immagine di te a Fiumicino, solo, senza alcun tifoso che chiede un selfie, con un Napoli disastrato appena uscito da un ammutinamento.
Il tuo impatto è stato subito positivo, a suon di prestazioni estremamente convincenti diventi l’equilibratore di quel Napoli gattusiano che nelle prime partite del girone di ritorno sembra finalmente aver trovato la quadra, e quella striscia di risultati positivi sarà anche condita da un tuo eurogoal allo scadere al Marassi.
Poi arriva il COVID che ferma il mondo e pure il calcio, con la ripresa del campionato progressivamente inizierai a perdere gerarchie diventando prima un comprimario nella seconda stagione gattusiana; poi una riserva utilizzata pochissimo con Spalletti, anche a causa della crescita di quel Stanislav Lobotka, il quale arrivato con te in quel mercato di riparazione non aveva avuto il tuo impatto; per poi in fine andare fuori rosa nel corso dell’ultima maledetta stagione.
Te ne andrai di nuovo solo Diego Demme, proprio come sei arrivato; ma questa volta con tanti tifosi che ti porteranno per sempre nel cuore, perché questa città aldilà dei valori tecnici non si dimentica di chi la maglia la suda e la onora.
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Bimbo di Claudio Bellucci, né aureliota e né delafobico ma pensatore libero ed equilibrato #forzanapolisempre #teambucks #parenziano