Il Napoli e Di Lorenzo scegliendo la via della “lettera” decidono di mettersi in gioco, senza nascondersi.
Il video del capitano è pieno di assunzioni di responsabilità che, in parte, si sarebbero anche potute omettere (strumentalmente e con un po’ di furbizia):
Arrivo in ritiro, abbraccio con Conte, 2 sorrisi, stretta di mano, il tutto condito da una conferenza si di chiarimento, ma sostanzialmente di presentazione della nuova stagione.
Tutto ciò è probabile accada, ma il Napoli e Giovanni hanno deciso di fare un passo in più, intermedio.
Farlo “riapparire” dinanzi ai tifosi direttamente con Antonio Conte “sotto braccio”, visto ad oggi come il Messia, avrebbe scongiurato ipotesi di contestazione o sceneggiate di ogni tipo.
E francamente, con sincerità, questo mi sarei aspettato e mi sarei fatto andare bene.
Perchè nel momento in cui Antonio Conte si spende per la permanenza di Di Lorenzo, tu tifoso del NAPOLI (per me) devi solo sperare venga reinserito bene, senza concentrarti sul singolo, bensì sulla meta finale.
La lettera rischiava/ rischia di esporre il Capitano Di Lorenzo ad un vortice di critiche importanti.
Ma accade il contrario, ed è proprio Di Lorenzo che decide di esporsi:
Il passaggio a tutela di Giuffredi (non dovuto) così come le parole sull’andare via, qualificano in positivo il discorso del capitano.
Io credo che nella vita, ognuno di noi si faccia un’idea di chi si trova davanti.
Le parole, i comportamenti ed i modi di fare, qualificano una persona.
Giovanni Di Lorenzo si è sempre comportato da grande professionista, mai una parola fuori posto.
Mi ha trasmesso cose importanti, tali per cui dal giorno 0 ho sempre pensato che, dietro un polverone così grande, potesse esserci solo una profonda ferita dal punto di vista umano.
Legittima o meno, lo possono sapere solo i protagonisti.
Certamente avremmo fatto tutti a meno di quanto messo in atto con l’ausilio di Giuffredi.
Senza girarci intorno qualifichiamolo “grande errore”.
Ma basta questo per cancellare tutto?
Per me assolutamente no.
Si è sempre raccontato della favola del “ragazzo” passato dal Matera allo scudetto con il Napoli da capitano.
La sua realtà è cambiata drasticamente, in meglio, in pochi anni.
Di Lorenzo non è un robot, seppur ci abbia sempre dato questa percezione (per suo merito). È una persona.
Che per la prima volta ha subito alcuni eventi e non è riuscita a gestire tutto, probabilmente meritando anche un aiuto “in più”.
Ma il momento del “chi ha torto o ragione” è finito. E non mi è neanche mai interessato.
Mai dubbi o vacillato sulla strada da seguire:
Rialzarsi e tornare a sorridere.
Ma Insieme💙
#Napoli #DiLorenzo