Mark Violets e MemeNapoli, due facce della stessa medaglia (?)

Mark Violets in tendenza mondiale su tutti i social esistenti è la cosa più assurda che io abbia mai visto da quando uso internet.
E se ve lo dico io che una volta, nell’aprile del 2020, mi ritrovai virale su Facebook e decine di giornali online per un post sull’Ospedale Cotugno di Napoli, potete fidarvi.
I processi innescati dalla viralità del web credo di conoscerli molto bene, non fosse altro perché li ho vissuti in prima persona.
Nel mio caso, si trattò di roba grossa ma nulla – praticamente zero – in confronto a quanto accaduto in merito alla fake interplanetaria di Mark Violets “attentatore dell’ex Presidente USA Donald Trump”.

Chi è Mark Violets? che storia è questa?

Per chi non lo sapesse, Mark Violets non esiste.
È la traduzione “alla americana” del nome di Marco Violi, youtuber, giornalista e tifoso della Roma che OVVIAMENTE non ha attentato alla vita di Trump.
È però bastato un tweet “parodico, dissacrante” – questa è la ricostruzione, ma mai dire mai a sto punto –  degli utenti X @Mussolinho e @logikseo, andato in tendenza con gli RT del “calcio twitter” e molti altri profili con spunta blu, italiani e non, poi divulgato nei canali Telegram di mezzo mondo, per far credere (e raccontare al mondo) alla stampa USA e poi a quella Internazionale, che l’uomo in foto fosse l’attentatore dell’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Chi è Mark Violets? che storia è questa? la face news internazionale sull'attentato a donald trump
Quando in realtà si trattava del malcapitato Marco Violi, nel frattempo ritrovatosi al centro della più grande fake news nella storia recente dell’Internet.
BBC, Washington Post, Reuters, Bloomberg e NBC, per citarne alcuni, hanno messo in prima pagina e aperto i loro TG televisivi e web con Mark Violets, ovvero Marco Violi, utilizzando la STESSA FOTO ed INFORMAZIONI del tweet: vi rendete conto? bene, ma non benissimo.
Parere personale: credo che gli utenti @Mussolinho e @logikseo mai avrebbero ipotizzato di innescare un tale meccanismo.
La loro “iniziativa” aveva una matrice (giusta, sbagliata, ditelo voi) palesemente goliardica, penso, e non di certo intenzionata a vedere spammata la faccia dell’incolpevole e malcapitato Marco Violi sulle Prime pagine di mezzo mondo; quindi non credo siano loro “il tema”.
Il tema, innanzitutto, è quello delle ripercussioni sulla vita di Marco Violi, al quale auguro la bolla si sgonfi il prima possibile.
E a dirla tutta, non è la bravata nata su X che ha poi assunto proporzioni mastodontiche, ma la fragilità della migliore stampa del mondo “portata a spasso”, come direbbero oggi i ragazzi, da una “fonte fantasma”, in relazione ad una notizia di tale importanza, che di fatto ha reso quella fake “la fake” per eccellenza nella storia recente.
La fake news interplanetaria su Mark Violets, inoltre, ribadisce e conferma le potenzialità ancora inesplorate, a volte pericolose, del combinato disposto tra nuove generazioni di piattaforme e utenti, sempre più vispi, “pimpanti” e device friendly. 
Potenzialità e caratteristiche che occorre iniziare a studiare e monitorare molto seriamente, prima che (…) “il mondo degli adulti” non ne perda totalmente controllo e contezza, ammesso non sia già successo.
Prendete “X”, una volta Twitter: da sempre è “il social di nicchia” degli utenti italiani.
Negli ultimi 3 anni si è posizionato al centro della scena mediatica social, per eventi più o meno gradevoli, pur restando ancora inesplorato per molti, grazie alla creatività di una valanga di nuovi, giovanissimi, a modo loro geniali utenti che in più occasioni hanno già “ghostato” alla grande le “regole del sistema”.

E perché Meme Napoli avrebbe qualcosa in comune?

Non è forse Meme Napoli il “caso dei casi” nato su X, perfetto contraltare della storia di cui sopra?
Una “social talk TV” giovanissima, nata appunto cocciutamente e follemente su Twitter, poi divenuto X, che negli ultimi mesi ha raggiunto letteralmente milioni di utenti nel mondo realizzando contenuti di informazione ed intrattenimento sul calcio Napoli, non è forse un’ulteriore controprova di quanto scritto sopra?
Gioventù, padronanza dei linguaggi delle piattaforme, reattività nell’intercettarne “i momenti” e soprattutto “le tendenze”: questa roba qui sta cambiando il mondo, per questo Meme Napoli si è ritrovata a creare video d’autore sul ritiro del Calcio Napoli a Dimaro spammati su pagine Facebook ed X d miglia di utenti, italiane e non, previo accordi e non, grazie appunto alla “viralità” – per fortuna di tutti, positiva – dei contenuti sviluppati e rivolti al “pubblico giusto”.

Nel caso di Meme Napoli, e tanti altri interessanti progetti nati “nella nicchia di X”, creatività ed iniziativa divulgativa sono al servizio della passione dei tifosi del Napoli e del Calcio in generale e meno male.
Di questi tempi, potreste ritrovarvi calciatori del Napoli alle dipendenze di Antonio Conte senza neanche saperlo.
E non so quanto vi converrebbe, pensando agli allenamenti del Comandante di Lecce.
Ma non sulle colonne di Meme Napoli, questo è certo.

#MEMENAPOLIPRODUCTION

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MemeNapoli (Social Talk Tv) è il collettivo di tifosi del Calcio Napoli ed appassionati di calcio, nato nell’estate del 2022 da un’idea di (in ordine sparso) Matteo Sorrentino, Vittorio La Sala, Matteo Biccari e Vincenzo Salerno che, con l’ingresso in corso d’opera nel “Direttorio del Collettivo” di Enrico Nappi, utilizzando la piattaforma Twitter, oggi X, ha iniziato ad aggregare amici e tifosi del Napoli.…

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