🇧🇷 | DAVID NERES (1997) – Benfica
Biografia di David Neres
David Neres è calciatore brasiliano classe 1997 che ricopre il ruolo di esterno d’attacco. È cresciuto nelle giovanili del São Paulo ma si è formato calcisticamente all’Ajax, squadra che lo ha prelevato dal Brasile in giovane età e con la quale ha avuto modo di mostrare al panorama europeo tutto il suo enorme talento.
Sin dalle sue prime annate in Olanda, Neres è stato uno dei punti fermi dei “lancieri” nelle stagioni che hanno visto il club di Amsterdam dominare in patria e in Europa. Tutti ricordano, ad esempio, la favolosa cavalcata del suo Ajax fino alle semifinali di Champions League nella stagione 2018-2019, col calciatore brasiliano assoluto protagonista.
Le stagioni successive, però, a causa di un brutto infortunio al ginocchio e di un Ajax sempre meno competitivo, c’è stato un notevole calo delle sue prestazioni che lo hanno portato a lasciare gli “Ajacidi” nel gennaio 2022 per accasarsi all’ambizioso Shakhtar Donetsk allenato da Roberto De Zerbi. Tuttavia, a causa dello scoppio della guerra in Ucraina, Neres non scenderà mai in campo e a giugno dello stesso anno passa al Benfica.
Nonostante un rendimento altalenante (soprattutto nel secondo anno) ed alcune gare saltate per infortunio, in due stagioni col club lusitano riesce comunque a mettere a referto 17 reti e 23 assist in 83 presenze totali.
David Neres: caratteristiche tecniche e stile di gioco:
Neres è un esterno offensivo di piede mancino dotato di grande rapidità, abile a giocare su entrambe le corsie ma che predilige, spesso, partire dalla catena di destra dove può accentrarsi per guadagnarsi il suo piede forte e rendersi pericoloso con le sue giocate. Nonostante abbia una predisposizione al taglio interno per giocare in zona di rifinitura, non disdegna il gioco da fondo campo per dialogare abilmente con i compagni presenti sul binario, per attaccare in diagonale l’area di rigore o per proporre dei cross al centro dell’area, specialmente quando occupa la zona di sinistra.
Ha un’elevata tecnica di base, il cui eccezionale dribbling nello stretto è la sua arma principale. È un calciatore che crea costantemente la superiorità numerica e che tiene in apprensione le difese avversarie, costrette quasi sempre al raddoppio per arginarlo, grazie ai suoi strappi progressivi in campo aperto e alle giocate nell’uno contro uno.
È un calciatore creativo, il cosiddetto “costruttore” di gioco, ovvero quel tipo di giocatore che viene a dar supporto alla manovra anche in zone più centrali del campo e che, soprattutto nell’ultimo terzo di campo, ama rifinire il gioco per creare occasioni da goal con verticalizzazioni e imbucate dietro la linea di difesa avversaria. I suoi dati sotto questo aspetto ci dicono, infatti, che Neres ha grande qualità di passaggio, doti di assistman e in particolare un’elevata capacità nei Key Pass, portando così un contributo significativo allo sviluppo delle azioni d’attacco.
Inoltre, è un giocatore molto intelligente anche senza palla. Abile a riconoscere lo spazio libero in cui dover ricevere palla per dare sviluppo alla manovra, creando occasioni sia per sé stesso che per i suoi compagni. Analizzando i dati, infatti, troviamo percentuali impressionanti sugli assist e sui goal previsti.
*Punti deboli e aspetti da migliorare:*
Tuttavia, pur essendo un giocatore che agisce sulle corsie laterali non ha buone capacità difensive o di interdizione rispetto ad altri calciatori di pari ruolo. La sua percentuale nei duelli difensivi è molto bassa così come quella relativa al recupero palla, che è molto blando, e pecca molto in fase di copertura. Per di più, in certi frangenti di gioco sembra sparire dal gioco, mostrando difatti poca attitudine e costanza nell’arco dei 90 minuti. Quest’ultimo è un aspetto da non sottovalutare e che ha caratterizzato quasi tutta la sua carriera, privandogli di concretizzarsi ad alti livelli e di compiere il salto di qualità.
*Il ruolo e i compiti con Antonio Conte:*
Nello scacchiere di Antonio Conte, Neres agirà nei due dietro la punta per poter giocare sia più internamente in zona di definizione sia più largo sulla corsia. L’idea del tecnico Leccese è quella di avere due calciatori alle spalle della punta capaci di interscambiarsi continuamente, con una sorta di movimento a pendolo, in modo da dare meno riferimenti possibili alle difese avversarie ma, soprattutto, sfruttare l’enorme abilità di cross del brasiliano quando agirà sul lato del suo piede forte, per la ricerca della punta in area di rigore. Inoltre, si potranno sfruttare le sue capacità di regia e la sua capacità nell’abbassarsi nelle zone più basse del campo per dar supporto alla manovra, soprattutto quando si affronteranno difese più chiuse che non consentono linee di passaggio pulite in zona trequarti o sulle corsie laterali.
Andrea Melisi, nato a Napoli nel 1994.
Ex studente universitario, lavoro come artigiano nel laboratorio nautico di famiglia. Da sempre appassionato di calcio a 360 gradi, nel tempo libero adoro guardare ogni sorta di partita. Mi piace scrivere e parlare di ogni aspetto di questo magnifico sport e dei tantissimi giovani talenti che lo praticano.
