Un modo di dare voti che è più consono al nome MemeNapoli.
Un modo come un altro per ridere (e non piangere) delle prestazioni dei nostri 11+5 sostituzioni+ Conte.
Valutazioni assolutamente coerenti e poco ironiche delle partite del Napoli.
Ecco le pagelle scorrette di Juventus-Napoli
Meret: dopo 35 minuti esce dal campo, probabilmente conscio di stare a rubare lo stipendio. Qualche testimone l’ha visto partecipare ad un torneo di Magic.
Caprile: entra, dorme, mangia, prega, ama, ogni tanto dice a Buongiorno di allargarsi e a fine partita ripone i guanti. In sostanza è stato come il custode di una discarica: INUTILE.
Di Lorenzo: decide di essere il fratello minore di Robocop. Non si ferma mai, lotta ovunque e salva il mondo più volte. Unica pecca, non vola.
Rrahmani: ricorda una delle colonne del Partenone. Mastodontico ma non troppo. Le prende tutte di testa, tanto da fare il solletico a Zeus.
Buongiorno: la rivalità con la Juve si sente, la prende tanto sul personale che dopo è andato a bere in un bar del Torino. Sua Eccellenza.
Anguissa: la competizione coi compagni mette pepe al culo al camerunense, e sforna un’ulteriore prestazione degna di questo nome. Probabilmente gli hanno messo il pepe nell’insalata.
Lobotka: motorino a moto perpetuo, soffre quando deve soffrire e corre quando deve correre. Muro davanti la difesa e autista del pullman al ritorno a casa. Ineluttabile.
Olivera: la prestazione di Mati è paragonabile a una pizza a portafoglio presa a spaccanapoli pagata 4 euro tiepida con la mozzarella dura.
McTominay: dalla Scozia con furore. Dicono che si sia ambientato così facilmente da parlare napoletano meglio di Insigne. Gli manca solo un bel kita****rt.
Politano: si sbatte molto per la squadra, ma quando la palla scotta lui evapora.
Kvaratskhelia: il georgiano è come un mazzo di carte. Tante volte ti fa vincere, ma capita ogni tanto la mano sfigata. Per questo Conte cambia il mazzo. Ma ugualmente non ha inciso.
Lukaku: sta ancora riprendendosi dalla lotta con Mina a Cagliari. Ha speso troppe energie in settimana provando i fiocchi di Poppella. Magari qualche allenamento in più e riesce a fare un bel all you can eat senza il fiatone.
Gilmour: la copia di Demme con i capelli alla Pocho Lavezzi. Corre corre corre corre e…e niente mi sono dimenticato cosa volessi dire.
Simeone: provare la conclusione da centrocampo e poi non fare quel passaggio facile per Neres è un chiaro invito a Satana.
Neres: non sa solo correre, sa pure dribblare e fare il panico. Si troverebbe bene al Club Partenopeo come cameriere.
Folorunsho: messo per Kvara per dare peso al centrocampo, per poco non diventa decisivo per la Juventus. Non è che hanno scambiato la maglia con Douglas Luis?
Conte: incarta la Juventus di Thiago Motta come il dolce della domenica in pasticceria. Il giro di campo per salutare i tifosi juventini è invece la ciliegina sulla torta per un po’ di sano trash talking della tifoseria partenopea. GASA.
Appuntamento a venerdì per le pagelle scorrette di Napoli-Palermo.
A cura di: Matteo Sorrentino, in collaborazione con Antonio Di Caprio della #MEMENAPOLIPRODUCTION