Per la Rubrica “Il Calcio con la Mela”, a cura di Andrea Melisi “Melos”, ecco le pagelle della 14a Giornata del campionato di serie A, che ha visto gli azzurri vincere il match in trasferta contro il Torino col risultato finale di 1-0.
TORINO-NAPOLI 0-1 – VOTI E PAGELLE:
MERET: 6 – Nono “Clean Sheet” in campionato ed altra gara in cui non è chiamato a compiere alcun intervento degno di nota. Soltanto un paio di buonissime uscite in un pomeriggio tutto sommato tranquillo.
DI LORENZO: 6 – Prestazione solida e di sostanza, gioca la solita gara di grande attenzione e precisione. Perfetta la sua diagonale su Sanabria nel primo tempo. In fase offensiva invece, pur non affondando particolarmente, gioca molto più dentro al campo dando tantissime soluzioni di passaggio ai compagni e creando collegamenti per lo sviluppo della manovra. Utilissimo in fase di possesso.
RRAHMANI: 7 – Ennesima prestazione eccezionale del centrale Kosovaro. Non concede nulla agli attaccanti del Torino e domina su tutti i palloni, alti o bassi che siano. Non sbaglia praticamente nulla ed è perfetto in ogni chiusura e lettura difensiva. Vince, inoltre, ogni singolo duello individuale. Ormai è sempre più leader della difesa, guidando il reparto anche quando c’è da far partire l’azione dal basso.
BUONGIORNO: 6 – Era evidente che sentisse particolarmente la sfida contro il suo recente passato e contro un pezzo del suo cuore. Infatti, inizia malino la gara perdendosi Adams che, per fortuna degli azzurri, manda al lato un colpo di testa da zona ravvicinata. Non sempre perfetto coi piedi, commette qualche piccola sbavatura di troppo in fase di uscita con la palla e rallenta un po’ la costruzione dal basso. Per il resto gioca la solita gara di grande attenzione e, come Rrahmani, alza il muro e non fa passare niente dalla sua zona.
OLIVERA: 6 – Anche in questa gara si è vista di più l’associazione tecnica con Kvaratskhelia su quella corsia. Anche dietro se la cava molto bene grazie a svariate azioni difensive che interrompono le manovre del Torino. Va vicinissimo al gol ma è solo un super Milinkovic-Savic a negarglielo.
LOBOTKA: 6,5 – È sempre al posto giusto: la sua intelligenza tattica e il suo posizionamento sempre perfetto sono utilissimi a garantire soluzioni di passaggio ai compagni quando il Napoli ha difficoltà nell’uscire dal pressing del Torino e, nonostante Ricci e Vlasic a schermarlo, a dare ordine e sicurezza nella costruzione. È la chiave della tenuta difensiva del Napoli, facendosi valere nei momenti in cui è richiesto il suo intervento. Ma ormai tutto questo per lui è ordinaria amministrazione.
ANGUISSA: 7 – Giganteggia in mezzo al campo e lo trovi ovunque a coprire ogni singola zona e a recuperare palloni. Sempre al centro della manovra ed è Un fattore costante negli inserimenti negli spazi con le sue falcate e progressioni. Ha anche la parte di merito nell’azione del goal avviandola e andando ad occupare la posizione di esterno sinistro con un gran movimento. La fotografia della sua grande prova, però, è sicuramente quando fa la giocata col piede perno prendendo un tempo di gioco all’avversario e verticalizzando perfettamente per McTominay.
(dal 87° FOLORUNSHO: S.V.)
MCTOMINAY: 7,5 – Il suo splendido goal è solamente la ciliegina sulla torta di una prestazione totale: fa filtro a centrocampo, recupera palloni, si inserisce negli spazi, scambia coi compagni e manda in porta i compagni. Contro il Torino ha giocato più da centrocampista box-to-box che da “attaccante” aggiunto ed è stato dominante su ogni singolo pallone e in ogni frangente di gioco nelle due fasi. Il suo dinamismo e il suo strapotere fisico son stati fondamentali per far a pezzi il centrocampo del Toro.. Clamoroso!
POLITANO: 6 – C’è sempre quando il Napoli riparte ma è meno brillante rispetto ai suoi compagni del tridente. Ci prova con qualche conclusione da fuori e un bel cross per Olivera, ma in generale combina poco, sprecando anche un assist di tacco di Lukaku con la porta sguarnita. In affanno e spesso sconfitto nel duello con Masina. Fa il suo in fase difensiva.
(dal 76° SPINAZZOLA: S.V.)
KVARATSKHELIA: 7 – Grandissimo primo tempo da fantasista puro: svaria, si accentra, si allarga e crea tantissimo. Pur sprecando qualcosina. Belli gli scambi con Lukaku e perfetto l’assist per la rete di McTominay dopo una super giocata in dribbling nello stretto. Va a prendersi falli facendo ammonire l’intero asse di destra del Torino e va vicino al goal grazie ad un ottimo colpo di testa su cui è ben attento Milinkovic-Savic. Dopo aver speso tanto nella prima frazione è meno brillante nella ripresa.
(dal 80° NERES: S.V. – Solo il guardialinee e il VAR gli tolgono la gioia dell’ennesimo goal da subentrante.)
LUKAKU: 6,5 – Finalmente una prestazione molto convincente di Lukaku pur senza finire nel tabellino della partita. Il gol, anzi, rischia pure di trovarlo grazie ad un bellissimo colpo di tacco sventato solo dal miracolo di Milinkovic-Savic. È in crescita ed è molto più presente nella manovra. Il suo lavoro spalle alla porta è preziosissimo nel dialogo e per gli inserimenti dei compagni, ben più vicini alla sua figura rispetto alle ultime uscite. Migliorato anche sul “lungo”: quelle poche volte che è stato lanciato in profondità è riuscito a vincere il duello con Coco anche atleticamente. Buonissimi anche i suoi movimenti ad allargarsi. Su uno di questi nasce il suo assist di tacco non sfruttato da Politano.
(dal 87° SIMEONE: S.V. – Stupenda la sua giocata col sombrero su Walukiewicz che avrebbe meritato di finire in rete. Solo uno strepitoso Milinkovic-Savic gli nega questa possibilità.)
CONTE: 7 – Il suo Napoli è difficilissimo da scalfire e trova l’ennesima vittoria di misura, anche se questa volta va molto stretta. Infatti, il Napoli a Torino è sempre in controllo del match e gioca la miglior partita tra quelle disputate finora, confermando una netta crescita nella fase offensiva: Lukaku è più vicino ai compagni (e viceversa) e gli azzurri ne guadagnano di efficacia. La manovra si sviluppa anche a sinistra, con l’associazione tecnica tra Kvara e Olivera sempre più visibile e il meritato vantaggio arriva proprio da lì. Soprattutto dopo che l’allenatore leccese aveva chiesto di riempire di più l’area di rigore. Nella ripresa Vanoli alza il pressing, anche grazie ai cambi, ma il Napoli resta basso in attesa delle ripartenze sulle quali solo uno strepitoso Milinkovic-Savic nega il raddoppio agli azzurri. Altra vittoria meritata e 9°clean sheet su 14 partite stagionali.
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Andrea Melisi, nato a Napoli nel 1994.
Ex studente universitario, lavoro come artigiano nel laboratorio nautico di famiglia. Da sempre appassionato di calcio a 360 gradi, nel tempo libero adoro guardare ogni sorta di partita. Mi piace scrivere e parlare di ogni aspetto di questo magnifico sport e dei tantissimi giovani talenti che lo praticano.
