Io lo sapevo che prima o poi questo momento sarebbe arrivato, ed è arrivato.
Signore e signori, ho il piacere di annunciarvi che abbiamo, finalmente, (pure) i “pezzotti” degli amarcord del Napoli a cura di Bellucciano, così come predetto una vita fa all’ingresso di una pizzeria a Soccavo proprio a Raffaele, al quale dissi: “finirà che verranno copiati, fidati che la rubrica sarà un successo se la curi Tu”.
Siamo dei visionari, c’è poco da fare.
Però non serviva un genio, diciamoci la verità.
Geniale forse è stata la modalità, ma questa è un’altra storia.
Di sicuro servivano, come nel caso di Bellucciano, ‘o genio (la volontà), oltre a tanta passione, memoria, amore masochistico e rispetto per la storia del Napoli, soprattutto di quel Napoli avaro di soddisfazioni per il quale, in ogni caso, in molti ne siamo comunque diventati incurabili tifosi sul finire degli anni ’80.
E che ricordiamo con passione e un pizzico di nostalgia, forse perché eravamo giovani, chissà.
E anche con tanto rispetto, dai.
Ok Cavani, Higuain e lo scudetto, però pure i gol di Re Davide Dionigi a quei tempi erano gol importanti.
Lunga vita alla nostalgia e alla spontaneità
Nell’era dei Conte e Lukaku, con lo scudetto di Spalletti più vivo che mai in mezzo a noi e le immagini in HD disponibili di Mazzarri, Benitez e Sarri, tantissimi tifosi vanno su internet a cercare Naldi, Corbelli, Gigi Simoni, Agostinelli, Stellone e Pasino.
Rendiamoci conto, è o non è fantastico?
Del resto, cosa c’è di più bello nella vita di un tifoso che scavare nel bagaglio dei ricordi? credo nulla.
E di raccontare il Napoli – quel Napoli – a chi lo vede così distante? non ne parliamo.
Non chiedetemi il perché, ma parlare di quegli anni e di “quel Napoli” è una goduria.
Bellucciano di sicuro l’ha sempre fatto con tanta passione, contagiandoci un po’ tutti.
Immaginate, ora, di raccontare “la storia del Napoli” leggendo i ricordi di altri, privandovi del gusto di rimescolare tra i vostri ricordi per tirar fuori la “vostra versione della storia”, ovvero quella che vi è rimasta sotto pelle, fatta di ricordi e sensazioni uniche, perché solo vostre.
Pazzesco, eppure c’è chi lo ha fatto.
Invece di raccontare la propria storia e i propri ricordi, ha preferito prenderli in prestito da Meme Napoli: ebbene, sì, è quanto abbiamo scoperto.
Ma la cosa che più mi ha sorpreso è stata il nick del creator che ha proposto contenuti video dedicati alla storia “amarcord” del napoli leggendo gli articoli di Bellucciano: “La storia del Napoli”.
La – povera – storia, in questo caso.
Soprattutto il quindicennio precedente al fallimento.
Già non è granché, se le togli pure la spontaneità diventa na vera schifezza.
Io non vorrei ridurre a visualizzazioni e clickbait pure i ricordi e i miei ricordi sulla storia del Napoli, perché la rispetto e Bellucciano – da questo punto di vista – è il numero uno dei tifosi.
Gli è bastato essere spontaneo.
Detto con affetto e senza rancore.
Editing Video: ErGiuse
Co-founder @memenapoli , Docente e Consulente Marketing e Comunicazione ma soprattutto Forza Napoli Sempre a voi e famiglia!