Ecco le pagelle della 18a Giornata del campionato di serie A, che ha visto gli azzurri vincere il match disputato al Maradona con il Venezia grazia ad un gol di Raspadori al minuto 79.
18a Giornata: NAPOLI-VENEZIA 1-0 – VOTI E PAGELLE
Questa settimana, a cura di Xardal13
Meret: 6,5 – Sostanzialmente inoperoso per tutta la partita, risponde presente sugli unici due squilli del Venezia con due ottime parate, vanificate dalla posizione irregolare dei lagunari.
Di Lorenzo: 6 – Prestazione in chiaroscuro del capitano azzurro, che si fa notare più per alcune eccellenti chiusure difensive che per le solite, ottime, sovrapposizioni a cui siamo ormai abituati. Palese la mancanza d’intesa con Neres, che ha portato ad un leggero ingolfamento della catena di destra, soprattutto nel primo tempo.
Rrahmani: 6 – Entra subito in partita sprecando un pallone vagante che purtroppo finisce tra le braccia di un attento Stankovic. Mai realmente in affanno contro l’attacco della squadra di Di Francesco, chiude il primo tempo con tante buonissime chiusure, che permettono al Napoli di stare alto e di dare ritmo all’attacco. Un po’ più in affanno nella ripresa, ma tutto sommato gestisce a dovere le poche sortite offensive degli uomini in maglia nera.
Juan Jesus: 6 – Partita sufficiente del brasiliano, contro quella che potrebbe essere la sua prossima squadra. Qualche sbavatura, soprattutto nel finale in cui invece di gestire regala un’inutile punizione al Venezia, facendo aumentare la frequenza cardiaca dei 52000 del Maradona.
Olivera: 6,5 – Il martello uruguaiano gioca la sua solita, ottima partita. Sempre attento in chiusura, si guadagna il rigore fallito da Lukaku con una cavalcata delle sue. Finisce anzitempo il match, stremato, dopo aver annullato chiunque sulla sua fascia di competenza. Sempre più uomo di Conte.
Lobotka: 6 – Il padrone del centrocampo azzurro nel primo tempo si fa notare più per i contrasti vinti che per la solita qualità nel dettare i ritmi. Nel secondo tempo riesce ad uscire con i tempi giusti dalla gabbia creata per lui da Di Francesco, e smista con più velocità tutti i palloni che transitano nella sua area di competenza. Quando detta – ed alza – il punto di pressing, il Napoli gioca meglio, e si vede.
Anguissa: 5,5 – Non una gran partita per quello che negli ultimi match è stato l’uomo in più del Napoli insieme a Neres. Poco lucido in fase di impostazione e forse leggermente scarico dal punto di vista fisico, fa un passo indietro rispetto alle scorse settimane. Mezzo punto in meno per il gol che si divora nel primo tempo, che avrebbe forse risparmiato qualche attacco cardiaco di troppo ai tifosi azzurri.
McTominay: 6 – Prezioso, come sempre. Gioca una gran partita in copertura, calamitando una quantità impressionante di palloni ed uscendo sempre in maniera pulita dal pressing dei lagunari. Meriterebbe forse qualcosa in più, ma in almeno due occasioni spreca la palla del possibile vantaggio. Se riuscisse a migliorare nelle scelte in area di rigore, saremmo davanti ad uno dei centrocampisti più forti mai transitati da Partenope negli ultimi anni.
Kvaratskhelia: 6,5 – Nervoso, acciaccato, ma pur sempre un grande giocatore. Anche un cieco vedrebbe che questo non è il miglior Kvara, è vero; ma nonostante qualche scelta sbagliata, il 77 gioca una partita serissima, in cui vince tantissimi 1 vs 1, recupera una quantità smisurata di palloni e martella costantemente la difesa veneziana con dribbling ubriacanti. Partita pessima solo se guardi il tabellino, insomma.
Neres: 6,5 – Partita dalla doppia faccia per il brasiliano. Nel primo tempo si incaponisce troppo nell’uno contro uno, non premiando praticamente mai le tante sovrapposizioni di Di Lorenzo e risultando un po’ evanescente. Nel secondo, anche prima dello spostamento a sinistra, risulta invece essere estremamente più in palla ed incisivo. Contribuisce al gol di Raspadori, regalandogli, seppur con deviazione, un pallone con su scritto “da spingere in rete”.
Lukaku: 6,5 – Si, avete letto bene. Il centravanti belga ha giocato quella che è, senza dubbio alcuno, la sua miglior partita in maglia azzurra. Sempre presente nelle azioni azzurre, gioca di sponda in maniera egregia e rischia di far spendere al Comune di Napoli una marea di soldi per la ristrutturazione del Maradona quando, con una sassata piega le mani a Stankovic e prende il palo. Peccato per il rigore sbagliato, ma quelli, purtroppo, li sbagliano tutti.
Raspadori: 7 – In aria di cessione, Jack da dimostrazione del professionista serissimo che è. Entra in una posizione non sua, si mette al servizio della squadra, non sbaglia una giocata e rende meravigliosa la fine dell’anno per tutti i tifosi azzurri segnando un gol non pesante, di più, che riporta il Napoli in testa alla classifica.
Politano: 6 – Entra al posto di uno stanco Kvara, e si limita a fare il compitino. Qualche velo di troppo nel finale, ma niente che possa pregiudicargli la sufficienza.
Spinazzola: SV – Una manciata di minuti per l’esterno italiano, che potrebbero essere gli ultimi in maglia Napoli.
Conte: 7 – La squadra segna poco, vero, ma non certo per demeriti dell’allenatore. Presenta in campo un Napoli a trazione anteriore, con movimenti sempre più codificati e capace di essere mentalmente sempre in partita senza mai abbattersi. Vince la partita cambiando modulo ed inserendo Raspadori in un 4-1-4-1 che ha spiazzato un po’ tutti. A chi ancora critica il lavoro del mister, consigliamo di dare uno sguardo alla classifica, ricordando loro che un anno fa, di questi tempi, navigavamo in ben altre acque.
Avvocato, perchè nascere tifoso del Napoli non era un dramma abbastanza grande. Amante del bel gioco, devoto al 10 ed al suo discepolo, il fenomeno con la 77. Non parlatemi di #New3ra, ho già il fegato abbastanza ingrossato.