Con oltre 53.000 spettatori nella sfida contro la Juventus, il Napoli ha raggiunto una media superiore alle 50.000 presenze in Serie A. Il match contro la “Vecchia Signora” è stato il più affollato della stagione, mentre la partita con meno pubblico è stata Napoli-Bologna, la prima in casa del Napoli di Antonio Conte e in un periodo di grande incertezza legato alla lentezza del calciomercato estivo. Attualmente, il Napoli si trova in quarta posizione nella speciale classifica delle presenze, dietro la Roma, che nonostante i risultati non eclatanti e la fine dell’effetto Mourinho mantiene una buona media (62.000), e le due milanesi, che viaggiano con una media di circa 70.000 spettatori. Questo dato del Napoli è particolarmente significativo per due motivi: innanzitutto, sono passati 30 anni dall’ultima volta che la squadra raggiunse una media di 50.000 spettatori, e lo fa nonostante il calo di capienza seguito agli interventi post-Universiadi del 2019. Inoltre, la crescita delle presenze va di pari passo con il dibattito sul futuro stadio, tema su cui il presidente De Laurentiis ha più volte espresso la sua preferenza per stadi più piccoli, una visione che sembra sempre meno convincente alla luce dei dati. La crescita delle presenze del Napoli dipende dai risultati, certo, ma anche dalla passione dei tifosi come dimostrato anche dallo scorso anno quando la squadra ha avuto una delle medie più alte nonostante un decimo posto in classifica. L’aumento delle presenze è un fenomeno che si riscontra in tutta la Serie A dopo la pandemia. Appare difficile da spiegare, specialmente considerando anche l’incremento dei prezzi dei biglietti delle partite. All’estero, del resto, chi costruisce o ristruttura stadi tende a puntare sull’ampliamento della capienza, come testimoniano i progetti del Real Madrid, del Barcellona o dell’Everton, per citare alcune realtà europee. In ogni caso, i dati devono essere trattati, e quando si tornerà a parlare del futuro dello stadio a Napoli si dovrà tenere conto di questo fenomeno: la passione per il calcio a Napoli e il desiderio di vivere un’esperienza dal vivo restano più forti di qualsiasi altra visione.