Napoli-Udinese 1-1 non è curpa di Pasquale Mazzocchi.

Chi da ieri imputa a Mazzocchi e Juan Jesus i punti persi con l’Udinese, oppure la pizza di Ngonge e Billing a mezzanotte da Genovesi non è un tifoso del Napoli, perché un tifoso del Napoli, vero, meglio di altri dovrebbe sapere quanto sia meschino prendersela con il più debole.

Pareggiare una partita, oppure due di fila, come è appena capitato al Napoli con le riserve della Roma e la Real Udinese ci può stare, soprattutto se l’obiettivo finalmente dichiarato anche a mezzo dell’insipienza del mercato di demolizione di gennaio è quello del posto Champions: non è mica un dramma.

In Champions, salvo cataclismi oggi difficilmente ipotizzabili, il Napoli ci arriverà in ogni caso: nonostante la cessione di Kvara e gli infortuni a catena che stanno flagellando i superstiti a disposizione di Antonio Conte (non oso immaginare oggi ci fosse stato Rongoni ma va bene).

Napoli-Udinese 1-1 è una naturale conseguenza logica

Napoli-Udinese 1-1 intanto è una partita che ha lasciato un amaro in bocca difficilmente spiegabile, implementato da quel sapore amaro della clamorosa occasione persa di mettere l’Inter nelle condizioni di dover rigiocare con lo spauracchio Fiorentina dopo i tre palloni del Franchi e l’obbligatorietà della vittoria ad ogni costo.

Intanto i bene informati hanno sentenziato: “Napoli-Udinese 1-1 curpa di Mazzocchi” e Juan Jesus ovviamente, magari pure di Ngonge e Billing che dall’alto del loro essere “le riserve delle riserve” non dovrebbero neanche concedersi una pizza la partita.

Follia.

Mazzocchi nel Napoli non gioca praticamente mai.
Lo scorso anno, 10 presenze per un totale di 428 minuti (equivalenti a circa 5 partite).
In questa stagione dopo quattro partite da titolare da esterno destro nel 3421 di inizio stagione nell’inutile attesa, da parte di Conte, del “quinto” titolare è finito in panchina.
Ed ha fatto il “tappa buchi” all’occorrenza: 10 minuti qua, 10 minuti la.
Ieri ha pure giocato fuori ruolo, siccome parliamo di un terzino destro non sinistro.
Non ha ritmo gara, non ha il livello per essere un titolare del Napoli, non dovrebbe neanche far parte di un organico che punta alla vittoria del titolo però ci sta, e quanto lo chiami è sempre presente nonostante tutti i suoi – importanti – limiti.
Accusare lui, o il bravo Juan Jesus che pure questa stagione si sta tenendo la croce addosso come primo rincalzo del titolare di ruolo è pura follia.

Ngonge e Billing? che dovrebbero fare.
Sanno di non essere considerati dal mister.
Sanno che in un altra vita non sarebbero mai stati qui.
Sanno, nel caso di Ngonge, che a gennaio il Napoli ha provato a piazzarli dappertutto e che se oggi giocano a Napoli è per far numero in allenamento, vedi Billing il cui utilizzo ad oggi dopo quattro partite da disponibile è stato pari a 0 minuti.

E il problema sarebbe la loro pizza da Genovesi? 

Oppure che il Napoli, senza ò geoggian, è indiscutibilmente una squadra molto più debole e con molta meno qualità di quella che strameritatamente si è presa il primo posto?

Kvara in casa con il Bologna, mette l’assist che sblocca la partita, a Cagliari segna e mette due assist, il casa con il Monza segna il gol che mette la gara in cassaforte, segna il gol decisivo ad Empoli, segna a Milano il gol che spezza le gambe al Milan, con il Toro a Torino si inventa un assist irreale per il gol della vittoria, con la Roma prende più botte che chiunque altro.

Ora questa qualità non c’è più, semplice.
E se da una squadra levi Kvara, Buongiorno, Olivera e non le offri cambi idonei che facciano rifiatare i muscoli e la mente dei titolarissimi, la naturale conseguenza è quella di iniziare a perdere lucidità, ritmo, punti.

Parlare di Pasquale Mazzocchi è tipo il marito cornuto che per far dispetto alla moglie non solo si taglia il più importante dei suoi strumenti, ma invita pure a cena l’amante per dimostrare che tutto sommato lui è un uomo per bene che non merita la moglie fedigrafa.

Io non so dove arriverà questa squadra, in queste condizioni.
Ma so per certo che anche la più piccola delle soddisfazioni sarà solo merito di questa squadra e dell’allenatore che siede in panchina, che pur qualcosa avrà sbagliato.
Ma senza i calciatori è come voler fare il chirurgo senza il bisturi.

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MemeNapoli (Social Talk Tv) è il collettivo di tifosi del Calcio Napoli ed appassionati di calcio, nato nell’estate del 2022 da un’idea di (in ordine sparso) Matteo Sorrentino, Vittorio La Sala, Matteo Biccari e Vincenzo Salerno che, con l’ingresso in corso d’opera nel “Direttorio del Collettivo” di Enrico Nappi, utilizzando la piattaforma Twitter, oggi X, ha iniziato ad aggregare amici e tifosi del Napoli.…

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