La notizia arriva in mattinata, come un fulmine che squarcia il già grigio cielo di Partenope. “Rinvio a giudizio per Aurelio De Laurentiis per falso in bilancio”, così titolano, impropriamente, i giornali che ribattono con affanno la notizia. Ebbene, i titoloni che la stampa ha sfoggiato per l’occasione contengono già un errore che – per natura grammaticale – ha generato nei tifosi azzurri uno stato d’ansia derivante non tanto dalle sorti delle vicissitudini penali del patron, ma dagli eventuali punti che verrebbero decurtati dall’attuale e meravigliosa classifica del Napoli.
Rinvio a giudizio per Aurelio De Laurentiis: facciamo chiarezza, con il contributo di una penna esperta in materia
Con questo articolo cercheremo, nei limiti del possibile, di fare un po’ di chiarezza sulla vicenda, grazie alle sparute conoscenze giuridiche dello scrivente che, tra una partita del Napoli e l’ansia derivante da quella subito successiva, svolge la professione di avvocato penalista.
Partiamo subito da un concetto estremamente importante, che si ricollega in maniera diretta al primo paragrafo di questo scritto: Aurelio De Laurentiis non è stato rinviato a giudizio. Quello che i giornali chiamano impropriamente rinvio a giudizio infatti non è altro che un atto del Pubblico Ministero, previsto dall’art. 416 del codice di procedura penale, chiamato appunto richiesta di rinvio a giudizio; nel caso che ci occupa, con la suddetta, la Pubblica Accusa decide, all’esito delle indagini, di esercitare l’azione penale nei confronti degli indagati, trasferendo quindi gli atti nelle mani di un giudice chiamato Giudice dell’Udienza Preliminare (noto anche come GUP).
Il GUP, ricevuti gli atti, fisserà un’udienza chiamata udienza preliminare, nell’ambito della quale – sulla base degli elementi raccolti dall’accusa – deciderà se il patron azzurro dovrà o meno passare i prossimi (almeno cinque, a proposito dei rapidissimi tempi della giustizia) anni nelle aule di un Tribunale o meno. Inoltre, sempre nell’ambito dell’udienza preliminare, sarà possibile per il Presidente e per il suo braccio destro Chiavelli, accedere ad uno dei cd. riti alternativi, che potrebbero nel caso del rito abbreviato investire il GUP del potere di giudicare sull’intera vicenda allo stato degli atti o, nel caso del patteggiamento, prevedere una pena concordata con il Pubblico Ministero, che il GUP si limiterà a ratificare con sentenza.
Nel caso in cui il GUP non dovesse ravvisare la fondatezza dell’impianto accusatorio dunque, potrebbe anche emanare una sentenza di non luogo a procedere che, nella sostanza, risulterebbe essere un gigantesco nulla di fatto.
Dal punto di vista sportivo poi, la SSC Napoli non dovrebbe rischiare alcunché, se non al massimo una multa in caso di apertura di un nuovo procedimento. La società azzurra è infatti già stata assolta dalla giustizia sportiva per le questioni Osimhen e Manolas; per questo motivo, in ragione del principio del ne bis in idem, in base al quale nessuno può giudicare un soggetto più di una volta per lo stesso fatto storico, non appare possibile una qualsiasi conseguenza che possa andare a compromettere eccessivamente il percorso degli uomini di Conte, né quest’anno né il prossimo.
La giustizia sportiva infatti potrebbe mettersi in moto solo nel caso in cui vi sia un fatto nuovo, non originariamente evidenziato nel procedimento sopracitato; qualora ciò fosse, rammentiamo a chiunque legga questo articolo che la Juventus, finita a giudizio per aver commesso ciò che la stessa Corte federale definisce “una violazione grave, ripetuta e prolungata” delle norme sul punto, fatta di più di 35 plusvalenze fittizie, se la cavò con 10 punti di penalizzazione; in sostanza, una media di 0,28 punti di penalizzazione per operazione illecita. Se tanto mi dà tanto, al Napoli, stando ai meri numeri dovrebbero essere dunque comminati – nella peggiore delle ipotesi – ben 0,56 punti di penalizzazione… divertente, no?

Avvocato, perchè nascere tifoso del Napoli non era un dramma abbastanza grande. Amante del bel gioco, devoto al 10 ed al suo discepolo, il fenomeno con la 77. Non parlatemi di #New3ra, ho già il fegato abbastanza ingrossato.