Infortunio Anguissa: quale sarebbe la novità?

Confesso che alla lettura della news del giorno, ovvero “Infortunio Anguissa, problema muscolare ecc ecc” non mi sono sorpreso.
Anzi, nel suo caso non nego che si tratta di un infortunio che aspettavo al varco.
Frank, non lo scopriamo oggi: l’infortunio muscolare per lui è la regola, non l’eccezione.
E’ durato fin troppo il nostro grande Frank, che dall’inizio della stagione non ha riposato praticamente mai.

Buon riposo, guerriero: ci rivediamo presto!

Infortunio Anguissa: salite sulla giostra, è gratis!

Ecco perché Antonio Conte a Como, stupendo tutti inizialmente, l’ha tenuto a riposo.

Non stava bene, semplice, ed ha preferito concedergli riposo: che per un atleta significa innanzitutto recupero dagli infortuni latenti.
Non è bastato: pur giocando scampoli di gara alla ripresa degli allenamenti ha riscontrato un infortunio.
Era anche diffidato, certo: ma non mi si dica che tra quella panchina e questo infortunio non vi sia correlazione.

Cosa sono gli infortuni latenti? spiego con un esempio.
Se durante una partita mi entrano a gamba tesa sulla caviglia non è detto che il trauma generi un infortunio meccanico.
Però il dolore c’è, non sparisce il giorno dopo, la botta dovrebbe assorbirsi con calma.
Inoltre, servirebbero riposo e chiaramente lo stop provvisorio dall’attività agonistica.

Però i ritmi del calcio moderno non lo consentono: si gioca sul dolore.
Affaticando articolazioni e muscoli ed gli allenatori per non trovarsi a corto di uomini e soluzioni chiedono quindi le così dette “panchine lunghe”.
Che servono a garantire rotazioni: la miglior profilassi cautelativa per il rischio infortuni.
Traumatici e ovviamente muscolari:
che spesso accorrono se il muscolo è affaticato.

Infortunio Anguissa, a chi la colpa? a Kvara.

Ho perso il conto delle defezioni sopraggiunte dalla chiusura del mercato di gennaio in avanti.
Vado a braccio: Olivera, Spinazzola, Mazzocchi, Neres, Anguissa (…).
La causa o colpevole quale o chi sarebbe?
Escludendo Rongoni, Rudi Garcia, Manna e De Laurentiis resterebbero Antonio Conte ed il suo staff.
Del resto, sono loro che allenano, dico bene?
Lo dico chiaro e tondo: alla lunga questa catena di infortuni si spiega anche guardando allo staff tecnico.
Ma in che percentuale? bella domanda.
Ci provo: il 10-15%.
Chi si aspettava qualcosa in più, non dimentichi che il caso Kvara non l’ha gestito l’allenatore.
E che non l’ha deciso lui di non riceverne un sostituto adeguato.
E’ la partenza di Kvara la responsabile di questa situazione, e non mi riferisco alla conseguente necessità di rimpiazzarlo spremendo ragazzi come Neres (mai fatte sei partite consecutive negli ultimi tre anni) o Spinazzola (le cui fragilità fisiche ne hanno segnato l’intera carriera).

Le caratteristiche del georgiano cautelavano l’integrità fisica della squadra.
Kvara era quello che prendeva più falli di tutti, ricordate? bene.
Ora le “mazzate” vengono prese più a macchia d’olio, ovviamente.
Kvara teneva molto la palla, driblava gli avversari, spesso partiva in accelerazione bruciando metri di campo: tutte cose che risparmiano fatica agli altri.

Il calcio a volte sa essere così semplice, ma guai a trattarlo con superficialità.

Non è colpa dei tifosi: “hai capito miezu scè?” (cit.)

Se ipotizzi una formazione in cui Mazzocchi ricopre tre, quattro ruoli, Spinazzola idem, Ngonge prima alternativa ai ruoli offensivi, addirittura Raspadori vice McTominay perché la squadra ha quattro centrocampisti in croce, allora la cosa più ovvia che accadrà è proprio che si rompano tutti pian piano.
Non perché un tifoso abbia il super potere di generare infortuni (in Meme Napoli crediamo poco alle ciucciuvettole, spiaze).
Ma perché l’allenatore trovandosi a corto di uomini alla lunga è stato costretto a fare proprio quella “follia”.
Giocare fuori ruolo stanca di più e sollecita maggiormente tenuta muscolare e postura ossea: beato chi non lo sa.

E siccome dalla chiusura del mercato, le partite toste fino a giugno erano tutte quelle presenti nel calendario e non solo l’Inter al Maradona, ovviamente è andata a finire come sappiamo.

A gennaio il Club aveva il dovere di intervenire sul mercato.
Non l’ha fatto ed ecco la catena degli infortuni e il presunto scudetto preso e mezzo buttato alle ortiche.
Salvo miracoli con l’Inter e lo stop a questa catena di infortuni: “hai capito miezu scè”?

#MEMENAPOLIPRODUCTION

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MemeNapoli (Social Talk Tv) è il collettivo di tifosi del Calcio Napoli ed appassionati di calcio, nato nell’estate del 2022 da un’idea di (in ordine sparso) Matteo Sorrentino, Vittorio La Sala, Matteo Biccari e Vincenzo Salerno che, con l’ingresso in corso d’opera nel “Direttorio del Collettivo” di Enrico Nappi, utilizzando la piattaforma Twitter, oggi X, ha iniziato ad aggregare amici e tifosi del Napoli.…

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