“Il Napoli vince uno scudetto ogni morte di Papa”
La morte di Papa Francesco e il lutto nazionale hanno mandato in tilt la serie A.
Caos, rinvii, deroghe possibili; alla fine si gioca tutta la giornata domenica, con tre sfide in programma il lunedì.
Il Napoli orfano dell’ex Buongiorno, ospita il Torino dell’altro ex Elmas.
La sconfitta dell’Inter al dall’ara di Bologna ha aperto scenari impensabili.
Intanto, se Napoli e Inter dovessero vincere le restanti cinque partite, si giocherebbero lo scudetto in uno storico spareggio; spareggio che personalmente preferirei evitare avendo come volontà quella di vivere ancora per tanti anni.
Ritorniamo però alla stretta attualità ed al Torino di Vanoli.
La squadra dell’ex collaboratore di Conte non ha più nulla da chiedere al campionato ma vorrà fare sicuramente bella figura al Maradona.
Il Napoli invece deve vincere per continuare ad alimentare il sogno scudetto.
Conte, in difesa, è in emergenza.
Rafa marin evidentemente non dà garanzie ed allora l’allenatore leccese sembra intenzionato a schierare Olivera al centro della difesa.
Difesa che verrà completata da Di Lorenzo, Rrhamani e Spinazzola.
In mezzo al campo ancora ballottaggio gilmour-Anguissa, mentre ovviamente non può mancare l’uomo del momento.
Scott infatti è pronto a fare male di nuovo al Torino dopo il gol decisivo dell’andata.
Davanti pronti Lukaku e Raspadori.
Out Neres ed anche Kvara che forse tornerà per il finale di stagione(“certe cose non si possono fare”.)
L’antagonista degli azzurri invece affronta la Roma a San Siro.
La partita, inizialmente in programma alle 18 di sabato, si giocherà oggi alle 15.
Tante le polemiche sul tempo di recupero pre Barcellona, recupero che proprio Inzaghi ha esplicitamente non voluto nella sfida di coppa Italia contro il Milan persa per 3-0.
Probabilmente Inzaghi e i suoi erano ancora con la testa a quella rimessa laterale battuta 13 metri più avanti.
Archiviata la lotta scudetto, passiamo all’altra lotta serrata: quella per l’Europa.
La dea, 64 punti, avrebbe dovuto ospitare il Lecce venerdì al gewiss ma la tragica scomparsa del fisioterapista dei pugliesi ha comportato il rinvio della partita.
Match che si giocherà stasera alle 20:45, anche se il Lecce non sembra intenzionato a partire e gli ultras dell’Atalanta hanno annunciato, se la partita dovesse giocarsi regolarmente, lo sciopero del tifo.
Evidentemente Graziano Fiorita non è il Papa.
Il Bologna, 60 punti, quarto in classifica, va di scena ad Udine dopo la storica finale di coppa Italia conquistata in settimana.
La Juventus, 59 punti, ospita il retrocesso Monza.
I bianconeri hanno necessariamente bisogno dei tre punti.
SETTIMANA PROSSIMA, infatti, sono attesi dal big match contro il Bologna.
La lazio, anch’essa a 59 punti, chiude la giornata di serie A ospitando il Parma lunedì sera all’olimpico.
La Roma, 57 punti, come detto va a Milano.
Cari giallorossi se poteste farci un piacere non sarebbe male.
La Fiorentina, 56 punti, orfana di Kean, ospita l’Empoli nel derby toscano.
Derby che probabilmente l’anno prossimo la viola giocherà con il Pisa.
L’Empoli infatti deve vincere se vuole avere chance di salvezza.
Più staccato nella lotta Europa c’è, a 51 punti, il Milan.
I rossoneri aprono la giornata di serie A tra poche ore nel match della mezza.
Il Venezia, avversaria degli uomini di Coincecao sogna una salvezza storica ma per farlo deve provare a fare punti in un match tutt’altro che facile.
Nell’altro match della mezza va in scena una sfida “inutile” fra Como e Genoa.
Entrambe salve, entrambe con la testa libera.
Partita che vale nulla, se non la speranza di prendersi l’ultimo posto della parte sinistra della classifica.
Oltre ad Udinese Bologna,lunedì saranno impegnate anche Hellas e Cagliari.
I butei e i sardi sono praticamente salvi, ma una vittoria darebbe ad una delle due squadre lo scatto decisivo verso la salvezza.
“Il Napoli vince uno scudetto ogni morte di Papa.”
Affidandoci alla cabala, nel 2022, a ridosso del 2023, morì il Papa emerito Benedetto XVI.
Pochi giorni fa invece è morto Papa Francesco.
A buoni intenditori, POCHE, POCHISSIME PAROLE!