Napoli-Atalanta 0-3: classico risultato che uno se lo sente (…).
Sono stato un’altra volta cattivo profeta (oppure buono, secondo i punti di vista).
Nel pomeriggio del 2 novembre infatti, in risposta al sempre geniale Fabio Bergomi, quando scrivevo che “L’Atalanta ne segna più 3 che 2.” non volevo essere scaramantico.
Il mio era più tosto un futile tentativo di esorcizzare un timore che sentivo reale.
“Molto banalmente” reputo l’Atalanta molto più forte del Napoli.
Napoli-Atalanta 0-3: non c’è (mai) stata partita
Devo dire che alla lettura delle distinte ne ho avuto conferma e mi sono anche un attimo imbarazzato.
Ho letto il Napoli con i consueti titolarissimi reduci da tre partite consecutive (salvo i due cambi in attacco con il Lecce) e poi l’Atalanta (…).
Qualità e profondità d’organico davvero incredibili.
Il Napoli mai ha avuto una “panchina lunga” come quella della squadra di Gasperini che vedeva seduti profili come il capocannoniere del campionato Retegui, Bellanova, Samardžić, Toloi, Brescianini recuperato dall’infortunio, Zaniolo e non solo.
Con una panchina così, figuriamoci i titolari verrebbe da dire.
Infatti erano Pasalic (ad avercelo), quel demonio di De Ketelaere e quella scheggia imprendibile di Lookman che ci ha letteralmente aperti in due.
Per non parlare di Ederson e de Roon e di quella belva di Hien che già la scorsa stagione non fece vedere palla ad Osimhen, figuriamoci al Lukaku versione Shrek di ieri.
La dico cruda e diretta: tra Napoli e Atalanta non c’è mai stata stata partita sin dal tunnel degli spogliatoi.
Per non parlare di come l’hanno dimostrato in campo.
Napoli-Atalanta 0-3 in tutta onestà è il risultato più onesto che immagino quando penso al divario, oggettivo, vigente al momento tra le due squadre.
La brutta performance generale, le presunte incertezze di Meret, il palo di McTominay ecc ecc hanno solo fatto il resto.
Come reagire?
Il Napoli non ha l’onere di vincere, è all’inizio di un nuovo ciclo e può incappare, fisiologicamente, in brutte scoppole come questa.
Ciò detto non mi sento di concedere troppi alibi e di sicuro non mi convince il rinnovo del tormentone “curpa di Meret”.
Conte a mio avviso ha gli strumenti per mettere in campo un Napoli migliore a 360° e che riparta mettendo al centro del piano gara “la prestazione”.
Brutti, cattivi, cazzimmosi, tutto bellissimo ma al centro del progetto triennale oltre la garra ci deve essere un’idea di calcio che sappia andare oltre la palla addosso al Lukaku nelle condizioni in cui è, soprattutto se l’avversario oltre al gioco ha pure più “cazzimma”, alternative di qualità e rodaggio di anni ed anni di lavoro alle spalle.
Altrimenti se nel calcio esiste una logica, per forza prendi tre palloni in casa.

Co-founder @memenapoli , Docente e Consulente Marketing e Comunicazione ma soprattutto Forza Napoli Sempre a voi e famiglia!