16a Giornata: UDINESE-NAPOLI 1-3 – VOTI E PAGELLE

Per la Rubrica “Il Calcio con la Mela”, a cura di Andrea Melisi “Melos”, ecco le pagelle della 16a Giornata del campionato di serie A, che ha visto gli azzurri vincere il match in trasferta contro l’Udinese col risultato finale di 3-1.

16a Giornata: UDINESE-NAPOLI 1-3 – VOTI E PAGELLE 

MERET: 6,5 – Para un calcio di rigore a Thauvin, su cui è bravo a intuire la direzione del tiro, ma è sfortunato nella respinta del pallone che ritorna sui piedi dello stesso attaccante francese su cui non può nulla. Per il resto della gara mai chiamato in causa. 

DI LORENZO: 6,5 – Inizia la gara con un bellissimo suggerimento per Neres, che il brasiliano, però, non sfrutta come si deve colpendo male il pallone. Al netto di qualche piccola sbavatura in uscita con la palla sul finale del primo tempo, si dimostra la solita costante del Napoli nella doppia fase: difensivamente non soffre mai dal suo lato e offensivamente si mette in mostra con i soliti collegamenti che crea tra i reparti. Di mestiere farebbe il terzino ma lo si vede spesso coi piedi fissi nella zona centrale del campo, come nell’azione del terzo goal su cui si mette in mostra con uno strepitoso velo che favorisce Simeone. 

RRAHMANI: 6,5 – Solita prova più che positiva del centrale Kosovaro. Sempre lucido e meticoloso al centro della difesa, facendo buona guardia su Lucca e giocando di anticipo su Thauvin. Ad inizio partita sugli sviluppi un cross si perde Ekkelenkamp che, per fortuna del Napoli, svirgola il pallone. Ma da lì in poi gioca una gara in crescendo e senza più sbavature. Si fa notare anche per due ottimi lanci lunghi per Politano calibrati alla perfezione. 

BUONGIORNO: 6 – Non la sua miglior prova rispetto ai suoi soliti standard mostrati sin qui. A tratti sembra spaesato e nel primo tempo commette qualche errore di troppo sia in costruzione che difensivamente. Su tutte una palla persa che favorisce Thauvin in 3 contro 2 ma che l’attaccante francese non concretizza, calciando alle stelle. Meglio nella ripresa. 

OLIVERA: 6,5 – Dopo lo sciagurato errore che è costata la sconfitta contro la Lazio nell’ultima partita al Maradona, il laterale uruguaiano è ritornato subito sui livelli mostrati in questo avvio di stagione. Ottima prova nella gestione del possesso e in costruzione. In avanti ci prova con qualche galoppata, dando una mano a Neres, ed è sempre puntuale coi suoi inserimenti sia sulla corsia che centralmente, mentre dietro risulta costantemente attento nel mantenere la posizione e nel reggere gli uno contro uno con gli avversari.  

LOBOTKA: 6,5 – L’episodio del fallo di mano che causa il rigore macchia una prova più che positiva fino a quel momento e poteva costare caro al Napoli che era in totale controllo del match, anche grazie ai suoi compiti di regia. È bravo però a riprendersi subito e nel secondo tempo ritorna a dominare in mezzo al campo, gestendo i ritmi della manovra ed entrando anche nell’azione del goal del pareggio di Lukaku. 

(dal 89° GILMOUR: S.V.)

ANGUISSA: 7 – Uno dei migliori del Napoli. Sfiora il gol già nei primi 45 minuti ma trova, poi, quello che nella ripresa chiude la partita grazie ad una sua galoppata che i difensori dell’Udinese hanno fatto fatica a contenere. Nel mezzo, gioca la solita prova fatta di dinamismo, intensità e di presenza su tutto il campo.  

MCTOMINAY: 6,5 – Fatica a lungo per trovare il varco tra le linee strette della difesa dell’Udinese, soprattutto nel primo tempo dove risulta poco reattivo. Poi però in avvio di ripresa sale in cattedra e manda in porta Lukaku con un’imbucata deliziosa che, di fatto, cambia la partita. Si fa notare anche per il suo eccezionale lavoro sporco fatto di contrasti e recuperi. 

POLITANO: 6 – Dal punto di vista offensivo è sempre troppo lezioso e combina ben poco, ma la sua prestazione, seppur priva di spunti interessanti, nel complesso è davvero molto generosa, anche senza palla. Fino alla fine, infatti, si fa notare in ogni ripiegamento in difesa. 

(dal 85° NGONGE: S.V.) 

NERES: 7 – Eccezionale prestazione da parte del brasiliano che non fa rimpiangere l’assenza di Kvaratskhelia. È il faro nel Napoli anche in un primo tempo che si era fatto complicato ed è una minaccia continua per la difesa dell’Udinese che non riesce mai a contenerlo. Sfiora per ben due volte la rete nei primi 45 minuti di gioco (Nella prima occasione non sfrutta uno stupendo assist di Di Lorenzo mentre nella seconda il suo tiro sfiora il palo dopo un’accelerazione mostruosa). Nella ripresa propizia l’autogoal di Giannetti che ribalta la partita ancora grazie ad una splendida giocata individuale in dribbling. Gli è mancato solo il goal personale. Un lusso chiamarla “riserva”. 

(dal 85° RASPADORI: S.V.) 

LUKAKU: 6,5 – Luci ed ombre, lo Yin e lo Yang del Napoli. Una partita a due facce per Romelu Lukaku: Nel primo tempo non si vede mai e tocca appena 7 palloni, poi però nella ripresa entra col giusto approccio e realizza la rete del pareggio grazie ad un movimento perfetto per andare in profondità, il suo vecchio marchio di fabbrica che tutti aspettavano di vedere. Una rete da “Lukaku prime” che vale tantissimo, sia per il Napoli che per sé stesso. Rinascita? 

(dal 80° SIMEONE: 6 – Entra e incide in maniera immediata realizzando l’assist per la rete di Anguissa grazie ad una bella imbucata.) 

All. CONTE 7 – Il Napoli vince e convince anche dal punto di vista della proposta di gioco, ma fuori casa ormai siamo abituati a questo scenario. I suoi iniziano la gara col giusto approccio e danno sempre l’idea di averla in controllo, nonostante vadano in svantaggio in modo del tutto casuale e immeritato. Decisivo il gioco sulle corsie, con i cambi di posizione tra McTominay-Olivera e Anguissa-Di Lorenzo, per lo sviluppo della manovra e per la creazione di occasioni, dove Neres risulta incontenibile per la retroguardia di Runjaic i cui continui raddoppi di Lovric e Ehizibue servono a poco sul brasiliano. Nonostante l’aggressività iniziale dell’Udinese, Il goal del pareggio (che sembrava solo questione di tempo) fa acquisire più fiducia ai suoi ragazzi che si impossessano del centrocampo e riescono a sfondare anche centralmente, come nell’occasione della terza rete che è un manifesto di fluidità di manovra e di varietà posizionale. I friulani non riescono mai a rendersi realmente pericolosi e il suo Napoli vince meritatamente con una reazione da grande squadra.

 

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